Cesare Pavese, La casa in collina
La casa in collina è un romanzo che Cesare Pavese scrisse tra il 1947 e il 1948, pubblicandolo nel novembre 1948. Ambientato nella seconda guerra mondiale ha come protagonista Corrado, un docente torinese che per sfuggire ai bombardamenti presenti in città si è rifugiato in collina presso due donne, Elvira e sua madre. Per evitare di isolarsi il giovane si unisce al gruppo dell’osteria del paese, frequentata anche da Cate, donna che aveva amato in passato e ora madre di un figlio di nome Corrado, chiamato da tutti Dino. Si insinua nel protagonista il dubbio che fosse suo figlio, perché in ogni movimento gli ricordava lui da fanciullino e inizia a trascorrere molto tempo con lui. Corrado ha un pensiero fisso: se il suo amore per Ccategoria fosse svanito del tutto o se fosse ancora nei suoi pensieri.
Un giorno, l’osteria viene presa d’assalto dai tedeschi e Cate con i suoi amici vengono catturati, ma Corrado riesce a scappare rifugiandosi nel collegio di Chieri. Raggiunto da Dino presto capì che nemmeno il convento era un rifugio sicuro per Corrado e si mett in cammino per il suo paese. Durante il viaggio di ritorno riflette molto sulla sua vita, ha vissuto un’intera vita in un inutile isolamento poiché è inutile scappare dalla guerra visto che nessuno può scamparla, con questa riflessione termina il libro.
Cesare Pavese usa spesso nel romanzo termini dialettali che sono funzionali al realismo della storia. Lo stile è poco elaborato e quasi colloquiale, con frasi corte ma incisive. Il lessico è praticamente quello che noi ai giorni d’oggi utilizziamo.
La Casa in collina è un libro molto bello e semplice, rapprensenta temi ancora attuali, vicini al momento storico che stiamo vivendo ora nel mondo. Per alcuni elementi sembra rischiare il terrore che sta seminando il terrorismo, noi vorremmo scappare dall’Isis, ma scappare è inutile perché in questo modo risultiamo deboli agli occhi dei nemici e inoltre si perde solo tempo prezioso mentre affrontarle è un primo passo verso la soluzione.