Editoriale del Direttore

editoriale don marco aspettati

Carissimi ragazzi, genitori, docenti e lettori, buon anno scolastico e buon inizio di lettura dell’Eco di Villa Sora!

Con tanta gioia, passione, entusiasmo l’anno scolastico è iniziato, ormai due mesi fa e…volge ormai già al termine del primo trimestre. La scuola, con la sua regolarità, per chi la vive con gioia, davvero rende estremamente veloce lo scorrere del tempo. “Buon segno”, direbbe don Bosco: infatti sulla meridiana presente su una delle pareti del cortile del seminario di Chieri, dove lui studiò, c’era scritta una frase che il santo dei giovani fece sua: “Afflictis lentae, celeris gaudentibus horae”, il tempo scorre velocemente per chi è contento mentre risulta molto lento per chi è nella sofferenza. Quanto è vero! E quanta differenza c’è tra il tempo cronologico, ovvero il puro scorrere degli istanti, che resta sempre uguale, e la percezione che noi ne abbiamo.

 

Quest’anno ha visto un ricambio importante tra i docenti; diversi di coloro che fino a giugno hanno insegnato a Villa Sora, anche per tanti anni, sono stati assunti di ruolo nelle scuole statali. Diversi nuovi docenti sono quindi entrati nella nostra scuola e …… siamo davvero contenti! Una carica di entusiasmo, voglia di fare, umiltà e capacità di lasciarsi guidare è stata immessa nella nostra comunità educativa da coloro che sono arrivati e, ogni giorno che passa, si vedono maturare sempre di più i frutti del loro lavoro. Certo, come prevedibile, non è mancato un tempo iniziale di assestamento, per i docenti nuovi ma anche per i ragazzi, alcuni dei quali hanno cambiato diversi professori. Ma quando c’è l’umiltà e la voglia di camminare insieme, di lasciarsi accompagnare e di costruire comunione i frutti non si fanno attendere.

 

In questo scorrere del tempo, mi accorgo sempre di più della grandezza della missione che ha la nostra scuola. Quanto è bello, e ancor più necessario oggi, sviluppare e formare ad una cultura ispirata al Vangelo, capace di abitare il tempo in cui viviamo e di fecondarlo. Il mondo ha infatti una fame inconsapevole: quella di ritrovare la Verità che ha smarrito chiudendosi in se stesso, una verità che, andando controcorrente, gli dica che solo donandosi si può ricevere felicità, che solo perdendo se stessi è possibile trovarsi per davvero, che è illusoria una libertà che sceglie tutto e quindi niente veramente o una vita che insegua l’apparenza. E allora avanti così, nello spirito di don Bosco, a costruire ogni giorno di più un ambiente in cui la persona del giovane sia al centro, la sua reale persona, non un’immagine o una sua parte. Un luogo dove le relazioni siano davvero educative e la scuola sia scuola di vita.

Per tutto questo che vedo crescere e svilupparsi, un grande grazie al Signore e a questa comunità.

 

L’a.s. 2019 – 2020 è iniziato, come dicevo, solo da 2 mesi e già siamo a lavorare, e intensamente, per il prossimo. Come ogni anno infatti è questo il tempo in cui presentare la nostra scuola ai ragazzi e ai genitori che in questo periodo dovranno compiere l’importante scelta della scuola per il loro nuovo ciclo di studi. Come allora aiutarli nella scelta?

Il punto da cui partire per presentare una scuola è …anzitutto non farlo. Infatti non ha senso fare un lungo elenco di attività che una scuola svolge se prima non si focalizza la domanda a cui tali attività risponderebbero. Ciò che allora puntiamo a fare quando le famiglie vengono a visitare la nostra scuola è offrire non risposte, ma una domanda, molto semplice quanto non scontata: Cosa cerco? Cosa desidero da una scuola?

La prima e più immediata risposta è certamente il desiderio di trovare una didattica di qualità e una preparazione adeguata per il futuro. E questo a Villa Sora c’è da 120 anni. Ma c’è anche altrove, in altre scuole. E meno male direi! Se però, caro giovane, approfondendo la domanda di partenza, ti accorgi di avere nel cuore un desiderio più profondo ed estremamente umano, ovvero quello di un ambiente in cui essere voluto bene, che cerchi il tuo bene, che ti formi come persona nel suo insieme, allora c’è bisogno di qualcosa di diverso. C’è bisogno di qualcosa che sia …molto di più di una scuola. Non perché faccia cose straordinarie, ma perché vuole prendersi cura non solo della dimensione intellettiva del ragazzo, bensì di ogni sua dimensione: relazioni, volontà, corporeità, libertà, ecc….

Trovare questo è tutt’altro che scontato. Noi, ogni giorno, con tutti i nostri difetti, ma certamente con tanta passione e dedizione, proviamo ad offrirlo ai ragazzi. Perché Villa Sora continui ad essere Molto più di una scuola.

E allora buon anno scolastico a tutti, buon lavoro a questa redazione e grazie per il vostro preziosissimo servizio.

 

Don Marco Aspettati

 

 

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