11 Marzo: Ricordare per Resistere al Terrore

Oggi è un giorno speciale, un giorno da non dimenticare, anche se molti non lo sanno neanche. L’11 marzo è la Giornata europea in memoria delle vittime del terrorismo. È un’occasione per riflettere su chi ha perso la vita in attentati, su chi è rimasto ferito e su chi porta ancora le cicatrici del terrorismo, visibili e invisibili, di quegli atti di violenza. Questa giornata è stata istituita nel 2004, dopo gli attacchi di Madrid, uno dei più terribili attentati della storia europea. La mattina dell’11 marzo 2004, dieci bombe esplosero su quattro treni affollati della capitale spagnola. Morirono 191 persone e oltre 2.000 rimasero ferite. Il terrorismo colpì nel cuore della Spagna, lasciando un segno indelebile. L’Europa intera si rese conto che nessuno era al sicuro. Per questo motivo, pochi giorni dopo, il Parlamento Europeo decise di dedicare questa data alla memoria delle vittime del terrorismo. https://it.euronews.com/2024/03/11/madrid-20-anni-dagli-attentati-che-cambiarono-la-lotta-al-terrorismo-in-europa

Eventi e cerimonie in tutta Europa

Ogni anno, l’11 marzo, si organizzano eventi per commemorare le vittime del terrorismo. Madrid, la città più colpita, ospita cerimonie nei luoghi degli attentati, con momenti di silenzio e fiori deposti in stazioni e piazze. A Bruxelles, il Parlamento Europeo invita le famiglie delle vittime a parlare, perché la loro voce non venga dimenticata. Anche in Italia, diverse città ricordano questa giornata con iniziative nelle scuole, incontri pubblici e testimonianze di chi ha vissuto sulla propria pelle la tragedia del terrorismo.https://www.ecodivillasora.it/27-marzo-2004-muore-una-delle-tante-vittime-della-camorra/

Ma questa giornata non riguarda solo le istituzioni. Ognuno di noi può fermarsi a riflettere su cosa significa vivere in un mondo dove il terrorismo può colpire all’improvviso. Basta accendere la televisione o aprire un giornale per leggere notizie di attacchi, bombe, attentati. Dietro ogni numero, però, ci sono persone reali: uomini, donne, ragazzi, bambini. Gente che aveva sogni, progetti, famiglie. Non possiamo dimenticarli.

Marzo: un mese segnato dal terrore

Marzo è un mese che, purtroppo, porta con sé molte tragedie legate al terrorismo. Oltre all’11 marzo di Madrid, ci sono stati altri attacchi che hanno sconvolto il mondo.

Il 22 marzo 2016, Bruxelles fu colpita da due attentati coordinati: uno all’aeroporto di Zaventem, l’altro nella metropolitana di Maelbeek. 32 persone morirono, più di 300 rimasero ferite. L’Europa si ritrovò di nuovo sotto attacco, colpita nel cuore delle sue istituzioni.

Un anno dopo, il 22 marzo 2017, Londra visse momenti di terrore. Un uomo lanciò la sua auto contro i pedoni sul ponte di Westminster e poi accoltellò un poliziotto fuori dal Parlamento. Morirono cinque persone e molte altre furono ferite. Anche in questo caso, il terrorismo cercava di seminare paura e insicurezza.

Più recentemente, nel marzo 2024, un altro attacco sconvolse il mondo. In Russia, durante un concerto al Crocus City Hall, un gruppo di terroristi aprì il fuoco sulla folla. Il bilancio fu devastante: più di 140 morti e centinaia di feriti. Le immagini di quel giorno fecero il giro del mondo, ricordandoci che il terrorismo è ancora una minaccia reale.

La memoria è la nostra forza

Il terrorismo vuole distruggere la nostra libertà e la nostra sicurezza. Vuole farci vivere nella paura e nel sospetto. Ma non possiamo permetterlo. Ricordare le vittime significa anche resistere, non cedere all’odio e alla violenza.

Come ha detto Nelson Mandela, “Il coraggio non è l’assenza di paura, ma la vittoria su di essa.” Questo significa che, anche di fronte alla paura, dobbiamo trovare la forza di andare avanti.

Anche Barack Obama ha parlato del terrorismo e della risposta che possiamo dare: “Il nostro potere più grande non è distruggere, ma costruire.” Il terrorismo si nutre di odio e divisione, ma la risposta più forte che possiamo dare è unirci, rimanere solidali e non permettere che la paura cambi il nostro modo di vivere.

Infine, le parole di Martin Luther King ci ricordano che la violenza non può essere combattuta con altra violenza: “L’oscurità non può scacciare l’oscurità: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo.”

 

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