Alzheimer: finalmente un vaccino
Grazie ad uno studio dell’università canadese di Laval sembra si sia riusciti a trovare un modo per combattere il morbo di Alzheimer, malattia degenerativa, che causa gravi danni alla memoria e porta alla morte. La caratteristica dell’Alzheimer è quella di produrre una molecola tossica nel cervello, che le cellule preposte a difesa del sistema nervoso centrale non riescono ad eliminare; in questo modo si formano le placche senili. Tale malattia colpisce in genere gli individui a partire dai 65 anni, rari sono i casi in età più giovane. Oggi, essendosi allungata la vita media, molti anziani vengono colpiti da questo male, che si manifesta con degli iniziali vuoti di memoria fino ad arrivare all’annientamento totale dell’organismo. In media per arrivare a ció il malato e le persone che lo circondano soffrono dieci anni. Proprio grazie all’università canadese è in corso una sperimentazione sui topi, capace di innescare una risposta immunitaria con l’impiego di una molecola che stimola l’attività delle cellule immunitarie: la molecola MPL. Dopo aver iniettato la molecola in topi affetti da Alzheimer, le placche senili sono state ridotte dell’80 per cento. I ricercatori sono convinti che il passaggio dai topi all’uomo sarà breve e così si potrà iniettare tale molecola in individui già affetti dalla malattia o che presentano dei fattori di rischio. Tale pubblicazione, a livello mondiale, consentirà anche a tutte le altri nazioni sviluppate e in via di sviluppo di conoscere tale ricerca per migliorare la qualità della vita.