Don Francesco Carta: la forza di unire Passione e Fede.

Il sacerdote Salesiano Don Francesco Carta, stimato coordinatore pastorale, è nato e cresciuto a Guspini, in Sardegna. Ha rilasciato di recente un’ intervista, dove ha svelato diverse curiosità e piccoli segreti di sé stesso.

Qual è stato il percorso che l’ha portata a diventare un Salesiano?

<<Tutto è nato nell’oratorio del mio paese, sia durante l’esperienza dell’Estate Ragazzi, dei campi estivi e delle attività svolte durante l’anno, sia in parrocchia come tastierista. Considero l’oratorio come un luogo dove ho potuto esprimere appieno la mia personalità, un luogo in cui ho conosciuto il Don Bosco “del cortile”. Il mio cammino come Salesiano è iniziato dopo qualche anno, nel 2008, fino al giorno in cui sono diventato prete, esattamente dieci anni dopo.>>

Quali sono le sfide più grandi che affronta come sacerdote Salesiano?

<<La mia più grande sfida è quella di essere un buon esempio per me stesso e per gli altri: cerco sempre di regalare alle persone che ho intorno la versione di me più gioiosa, ma soprattutto provo ogni giorno a dare dimostrazione di impegno e coerenza. Ammetto che anch’io a volte ho delle “giornate no”, eppure quando mi trovo in compagnia dei ragazzi tutto sembra passare. Grazie a loro, nonostante tutto, la giornata prende una piega positiva.>>

Come riesce a rendere più accogliente e attiva una quotidiana lezione di religione?

<<Provando a equilibrare adeguatamente la teoria con il coinvolgimento.>> Infatti il professore di religione Don Francesco Carta assegna diversi lavori di gruppo ai ragazzi, tra cui cartelloni e lavori grafici per abbellire l’aula in cui insegna ai suoi amati studenti di Villa Sora, lieti di imparare nuovi argomenti.

C’è un episodio o una frase di Don Bosco che guida particolarmente la sua missione?

<<Dopo che Don Bosco si addolora nel vedere diversi giovani rinchiusi in carcere, poiché si rende conto che il loro destino è ormai segnato, si esprime dicendo che sarebbe bello se, una volta usciti da qui, avessero un amico disposto ad aiutarli e guidarli nelle loro vite. Un’altra frase che mi ha particolarmente segnato è: “Chi sa di essere amato, ama; e chi ama ottiene tutto, specialmente dai giovani.” >>

Racconti di un’esperienza toccante con un giovane.

<<Qualche estate fa, ho conosciuto un ragazzo di Cagliari al collegio Salesiano, poiché entrambi studenti di teologia. Facemmo amicizia e qualche tempo dopo, finito il periodo di studi, ci rivedemmo nella sua casa in campagna, assieme alla famiglia. Era presente anche la sorella e il compagno di lei. Da quel momento tra me e i due innamorati nacque una splendida confidenza, a tal punto da chiedermi di celebrare il loro matrimonio. Tutt’ora siamo rimasti in ottimi rapporti e circa due anni fa mi hanno comunicato la nascita della loro prima figlia.

Il momento che mi ha particolarmente emozionato è stato sapere che prima di sposarsi questi ragazzi si sentivano persi, cercavano qualcuno che fosse in grado di accompagnarli fino al matrimonio. La Provvidenza ha voluto che incontrassero proprio me. Sono stato più che felice di aver celebrato uno dei momenti più belli e importanti della loro vita.>>

 

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