Fridays for future 15 marzo 2019: tutti in piazza per il pianeta
Che cosa è successo il 15 marzo e perché rimarrà nella storia?
Mentre Trump mette assieme un’equipe per smentire “scientificamente” il cambiamento climatico, in tutta Europa si registrano scioperi avviati e soprattutto gestiti da migliaia di migliaia di studenti con l’iniziativa Fridays for future. Lo sciopero ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e concretizzare le azioni dei governi riguardo il riscaldamento globale. Fino ad ora, infatti, i governi del mondo si sono limitati a firmare accordi e trattati. Esempi sono quello di Kyoto o la Conferenza di Parigi, che però si sono rivelati inutili. Il livello di anidride carbonica, responsabile del riscaldamento globale e prodotta dall’utilizzo di carburanti fossili come il petrolio, è in continuo aumento.
Ma cos’è questo “Fridays For Future”?
“Fridays For Future” è il nome dato dagli organizzatori allo sciopero globale del 15 marzo 2019. A questa protesta hanno aderito più di 40 paesi, fra cui l’Italia. L’invito, rivolto dal climatologo Luca Mercalli, è aperto a tutti gli studenti dello stivale. Nonostante la data dello sciopero sia ormai passata, non c’è stato ancora nessun segno da parte dei potenti. Per capire meglio di cosa si tratta ci siamo diretti a Londra, che ad oggi è forse il centro più attivo della protesta. Il clima che si respira non è solo quello di rabbia nei confronti dell’élite globale, ma anche quello di speranza in un futuro migliore e di gratitudine nei confronti di Greta Thunberg, quindicenne che ha dato inizio al movimento lo scorso settembre tramite scioperi settimanali davanti al Parlamento svedese. Ma c’è anche chi non è d’accordo con i modi utilizzati dagli studenti. Chris McGovern, presidente dell’associazione “Campaign for Real Education”, ha infatti dichiarato in un’intervista: “Supportiamo al 100% i motivi della protesta ma diciamo no ai modi“. Il 15 marzo quindi è passato con gli occhi puntati di tutti, stampa compresa, e sarà con ogni probabilità una data fondamentale per la salute e il futuro del nostro pianeta.
Nessun politico potrà ignorarlo.