Gli animali, i migliori amici dell’uomo
“Le più belle lezioni di Umanità le ho ricevute dagli animali” (Fabrizio Caramagna)
Fin da piccoli molti bambini desiderano avere un animale da compagnia.
Non parliamo esclusivamente di un cane o un gatto, ma un animale che possa essere considerato domestico, ovvero un animale che possa vivere permanentemente con loro, per nutrirlo, proteggerlo e soprattutto per poter usufruire delle sue capacità di offrire aiuto. Per alcuni gli animali da compagnia diventano con il tempo dei veri e propri componenti della famiglia, anzi, per molti sono dei figli!
Sì, perché spesso queste creature sono in grado di colmare dei vuoti affettivi immensi, e lo fanno con un amore puro e incondizionato. Non importa quale animale si scelga, importante che ci sia, al punto che molti optano per conigli, furetti, papere, uccelli, pesci, ma anche serpenti e tartarughe. Ovviamente, sorge spontanea una domanda: perché questo bisogno?
Le diverse teorie
Ad oggi ci sono diverse teorie e meccanismi che spiegano gli effetti positivi delle interazioni uomo-animale. Nel 1984 Edward O. Wilson avanzò l’ipotesi scientifica della “Biofilia”, nella quale affermava che il rapporto con l’animale poteva favorire sotto molti aspetti la salute psichica e fisica della persona. Wilson rilevò empiricamente, ovvero attraverso l’esperienza, che nell’essere umano esiste la “tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali”. Nel 2002 ampliò ancora il concetto di “Biofilia” definendola come “l’innata tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente”.
Altri ricercatori hanno persino dimostrato che i bambini sono più attirati dagli animali che dagli oggetti (De Loache, Pickard e Lobue, 2010).
Non tutti la pensano allo stesso modo
Tuttavia bisogna dire che non tutti gli studi attestano benefici per la salute provenienti dalla compagnia animale. Alcuni giungono all’inquietante conclusione che chi ha un animale tende maggiormente a sviluppare sintomi depressivi, dovuti alla minore capacità di rimanere in vita dei nostri amici a 4 zampe… per non parlare dei parassiti e degli agenti patogeni portati dagli animali stessi.
Lo scetticismo sembra quindi d’obbligo. Avere un animale domestico fa bene alle psiche? In che modo traiamo vantaggi dalla compagnia dei nostri amici? E ancora, tenere un animale per il proprio piacere è un atto eticamente giustificabile?
La mia esperienza
In casa io e la mia famiglia abbiamo dato vita nel tempo a un piccolo zoo. Abbiamo acquistato un cane, un gatto, vari pesci, due tartarughe, un serpente e tre uccelli. Ho sempre pensato che le esperienze con i miei piccoli amici hanno lasciato un segno positivo in me, rendendomi una persona non solo più felice ma anche più umana. Così sono andato alla ricerca di conferme su questa mia idea. Ho scoperto che molti ricercatori hanno esaminato gli effetti sociali, psicologici e neurobiologici dell’avere un animale in casa.
Molti studi affermano che avere un cane o un gatto al proprio fianco e condividere la vita con la sua è innanzitutto un piacere, ma sembra che produca anche numerosissimi risvolti e benefici di cui talvolta non ci rendiamo nemmeno conto. Dalla psiche al benessere fisico, i nostri amici animali infatti, qualsiasi essi siano, ci influenzano enormemente, in modi che talvolta ci sembrano quasi impossibili.
Gli studi
Una ricercatrice dell’Università di Firenze, la dott.ssa Marta Borgi, ha rilevato come la prole dei mammiferi condivide con il bambino varie caratteristiche esteriori e comportamentali, ad iniziare dalla testa rotonda, dagli occhi grandi e i movimenti goffi. Più un animale adulto assomiglia ad un bambino, più la specie appare dolce ai nostri occhi. Ciò suscita in noi non solo istinti di accudimento o di protezione, ma ci dà l’idea che l’individuo è innocuo e che un contatto con quest’ultimo sarà con tutta probabilità, amichevole. Questo processo percettivo, nel tempo, ha portato gli esseri umani a evolvere una capacità singolare, chiamata “antropomorfizzazione”.
L’antropomorfizzazione consiste nella capacità appunto di avvertire e intuire se un animale ha cattive intenzioni, solo dal contatto con esso.
In pratica, siamo riusciti a standardizzare certi atteggiamenti degli animali sulla base delle nostre esperienze e ad acquisire quindi una nuova capacità. Sembrerebbe inoltre che la compagnia degli animali, dal momento che non proviamo verso di loro competizione, ci faccia sentire bene e sviluppare meno pregiudizi.
A livello psicologico altri studi condotti in Inghilterra prima e durante la pandemia da Covid-19 hanno evidenziato come molte persone hanno trovato un’importante fonte di sostegno psicologico durante l’isolamento, accudendo i loro animali domestici.
Pet Therapy
La Pet Therapy, così come l’ippoterapia, fornisce oggi nuovi spunti sulle grandi potenzialità degli animali, soprattutto nelle terapie per persone con problemi di salute. È oramai accertato che gli animali possono essere di grande aiuto per il recupero dell’equilibrio psico-fisico delle persone. Infatti, la loro vicinanza induce un significativo aumento di serotonina (l’ormone della felicità) e di ossitocina (ormone dell’amore). Tutto ciò permette di migliorare l’umore, inducendo una sensazione di benessere che promuove le interazioni sociali e riduce ansia, stress e dolore. È stato evidenziato che i cani sono in grado di comunicare con i bambini in coma vigile e fanno sorridere i pazienti colpiti da demenza. I bambini affetti da disturbi dello spettro autistico mostrano di avere meno difficoltà a relazionarsi con gli amici a quattro zampe di quante non ne abbiano con gli esseri umani e il motivo ipotizzabile sembrerebbe risiedere nel fatto che un animale “non giudica”, il che aumenta l’autostima della persona. Effetti analoghi sono stati riscontrati anche nei bambini con disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività (ADHD).
Gli esperimenti
Un’équipe dell’Università della California a Irvine, ha effettuato una sperimentazione con un gruppo di 80 bambini tra i sette e i nove anni. Un gruppo di questi, veniva assistito da un cane da terapia per quattro ore alla settimana, sviluppando un maggiore fiducia in sé rispetto al gruppo che giocava con cani di pelouche.
Sembrerebbe che l’allegria che i nostri animali domestici ci donano è data dal legame reciproco che si instaura, e aumenta in maniera direttamente proporzionale all’intensità del legame. Di fatto la cosa è ovvia. Sperimentare vicinanza emotiva sia con le persone, sia con animali fa bene in quanto rappresenta un bisogno fondamentale degli esseri umani. Quando manca il contatto umano, gli amici animali possono colmare questa lacuna.
Questo non significa che l’animale in casa sia un “tappabuchi” emotivo. Impedisce, infatti, a chi vive da solo di confrontarsi con i propri simili. Infatti, il tipico proprietario di un animale domestico non è un single anzi, soprattutto i cani, vivono spesso con famiglie che hanno bambini.
Altro aspetto significativo dell’avere un animale da compagnia è quello che nel tempo le persone riescono non solo a far acquisire uno stile di vita più umano all’animale, come ad esempio trattenersi nel fare i bisogni. Tuttavia, possono loro stessi trasmettere all’uomo la loro spensieratezza e fungere da “pallina antistress”.
Altri aspetti
Non dimentichiamo, inoltre, che il nostro amico a quattro zampe (e non solo il cane) potrebbe proteggerci anche fisicamente. Non solo i cani da guardia, opportunamente addestrati, ma il nostro amico, sarà sempre pronto ad aiutarci, in qualsiasi altro pasticcio ci troviamo.
Vorrei concludere questo articolo ricordando un’altra affermazione dell’ormai noto studioso E.O. Wilson: “Anche un breve soggiorno in un ambiente ‘vivo’ e abitato da piante e animali migliora in misura sensibile la nostra condizione emotiva”… quindi credo che portare un po’ di quella natura nelle nostre case attraverso i nostri amici sia non solo “naturale” ma indispensabile per il benessere degli esseri umani!
Super interessante, la parte che ho amato di più? Sapere i benefici di vivere con un animale, visto che a breve avremo un nuovo amico a 4 zampe in casa con il mio bimbo di 1 anno ❤️
Bellissimo articolo e anche molto completo. Ho trovato interessante la parte di come gli amici a 4 zampe facciano aumentare nei ragazzi la fiducia in loro stessi. Andrebbe divulgato il più possibile