Intervista a Paola Staiano sul musical dei primi anni di Villa Sora

Ogni anno nell’Istituto salesiano “Villa Sora”, i nuovi arrivati nei tre indirizzi del Liceo, nella sesta ora del lunedì partecipano al laboratorio di teatro. Questo laboratorio è organizzato da Paola Staiano e altri docenti.

Tutta la scuola aspetta con ansia che arrivi maggio per vedere lo spettacolo che preparano i primi anni!

Scopriamo insieme cosa sappiamo del progetto di quest’anno!

Abbiamo avuto la possibilità di sbirciare dietro le quinte e farci raccontare come vanno le prove, facendo un’intervista a Paola Staiano che con grande gioia ci ha raccontato cosa stanno preparando.

La domanda che tutti si saranno posti: cosa si metterà in scena?

“Abbiamo deciso di mettere in scena la storia di Aladino. Uno spettacolo liberamente ispirato al cartone animato della Disney che ha un significato profondo, che io e i miei ragazzi speriamo di riuscire a trasmettere al pubblico. Quello che metteremo in scena non sarà uguale al film perché prenderemo diversi spunti: alcuni dal film e altri da alcuni spettacoli di Broadway italiano fatto da Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh”.

Quali abilità devono avere i ragazzi per poter avere un ruolo?

”A tutti i ragazzi del primo liceo viene offerta l’opportunità di impegnarsi e mettersi in gioco attraverso quattro discipline che sono: il canto, la danza, la recitazione e la scenografia e sono guidati da docenti dei quattro ambiti. Ogni ragazzo offre la sua unicità con impegno, dedizione, passione e talento diventando così un protagonista.

Mettendo in scena un musical è importante che i nostri ragazzi sappiano cantare e ballare, ma non c’è problema se non si è capaci in questo perché tutti gli altri aiuteranno ad allestire la scena che è un’altra cosa molto importante nel teatro”.

È difficile lavorare con i ragazzi anche se ci si mette il cuore?

“Il laboratorio teatrale è un’esperienza molto importante per i ragazzi, ma anche per noi adulti. È un impegno a volte faticoso, ma stimolante perché lavorare in un contesto diverso da quello della classe ci permette di conoscere meglio i ragazzi che si aprono di più e quindi di comprenderli nel profondo e capire anche le loro incertezze, paure, speranze e sogni. La loro energia è veramente coinvolgente!

 

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