Intervista a Marco Alessandri: da Villa Sora a Colonia
Abbiamo intervistato un ex-allievo, Marco Alessandri, e abbiamo affrontato con lui molti temi interessanti come il rapporto tra giovani e lavoro, che cosa significa per i ragazzi andare all’estero per lo studio o la professione, che cosa comporta per la famiglia.
La scelta di andare all’estero: come è nata?
Dopo il percorso a Villa Sora, mi sono laureato in ingegneria e dopo l’università ho scelto di recarmi all’estero: in Italia inizialmente mi ero accontentato di lavori di basso livello per piccole aziende. La gavetta mi ha premiato portandomi a ricevere una chiamata da una grande multinazionale in cui lavoro da qualche anno e che mi ha portato a trasferirmi in Germania, paese dove abito ora con la mia famiglia.
In Germania come si è trovato?
Qui ho scoperto possibilità maggiori rispetto all’Italia: dopo qualche tempo infatti sono passato a lavorare presso una grande azienda, sempre tedesca. Mi sono reso davvero conto del problema dell’occupazione giovanile in Italia, che però secondo me si può risolvere rimboccandosi le maniche e acquisendo quante più competenze possibili. Questo è il bagaglio ora molto richiesto dalle aziende, quello che può fare la differenza in una selezione del personale. I giovani sono il futuro e si dovrebbe investire di più su di loro.
E l’emergenza COVID-19? Ha cambiato la situazione in qualche modo?
In questo frangente le persone hanno una responsabilità individuale, anche in questo caso non possiamo cambiare le cose da soli, ma sicuramente possiamo contenere il rischio.
Che cosa suggerire agli studenti… in particolare a quelli di Villa Sora?
Consiglio ai ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro di rimanere in Italia, perché solo stando qui i giovani possono prendere in mano le sorti di questa nazione, soprattutto adesso.
C’è un aneddoto legato al suo percorso a Villa Sora che ricorda in modo particolare?
Più che un aneddoto ricordo con piacere i ritiri spirituali come occasione di stare insieme con i compagni di scuola in allegria. Buon cibo, bei posti, ma anche approfondimenti su temi importanti per la formazione spirituale come famiglia e amore.
Cosa ti ha lasciato la formazione di Villa Sora per la tua vita e la tua professione?
Di Villa Sora ho apprezzato molto le attività extra scolastiche come il teatro, i tornei di calcio, le vacanze organizzate al Campo Selva di Cadore, non ultimo il volontariato il fine settimana…tutte iniziative che hanno sviluppato in me in modo gioioso e divertente le capacità di stare insieme agli altri, relazionarsi, ascoltare e fare squadra.. doti preziose nella vita privata e lavorativa …
Ringraziamo Marco Alessandri per l’estrema disponibilità e la gentilezza con cui ha condiviso il suo pensiero con noi. Gli auguriamo in bocca al lupo per tutto!