L’ abbandono degli animali
Gandhi scriveva che la civiltà di un uomo si misura dal modo in cui tratta gli animali, ma negli ultimi anni l’abbandono e il maltrattamento di questi è sempre più frequente. Viviamo dunque in una società dove sembra essere ormai diventata una moda liberarsi dei vecchi animali, che soprattutto durante l’estate procurano molti problemi. Vengono lasciati soli, senza una casa, senza una famiglia; diventano randagi, vagano in cerca di cibo e di un riparo e spesso muoiono a causa di incidenti stradali o delle fame, meno frequentemente vengono portati in canili.
Bisognerebbe sensibilizzare ulteriormente le persone su questo argomento in modo che riescano a capire che gli animali sono esseri viventi e come tali hanno bisogno di rispetto. Non hanno bisogno di molto per essere felici, a loro basta una ciotola di cibo, una carezza e una cuccia calda, hanno bisogno solo di amore e tanta, tanta pazienza. Ma un compagno a quattro zampe fa compagnia ed è capace di strappare un sorriso al suo padrone anche dopo una giornata dura, allora perché abbandonarli? Con quale coraggio lasciarlo solo dopo che ci è stato accanto ogni giorno? Come si può ignorare il suo sguardo sofferente che cerca un po’ di comprensione, quella che lui ha sempre mostrato quando il padrone tornava tardi la sera ed era troppo stanco per dedicargli un po’ di attenzione! Vorrebbe soltanto sapere perché sta per essere lasciato lì, da solo, forse è soltanto uno dei tanti giochi, qualcuno tornerà sicuramente a prenderlo! Spera questo fino all’ultimo giorno, spera di riavere il suo posto in famiglia, ma purtroppo tante volte non è così e ci sono volontari che lottano ogni giorno per salvare questi poveri animali.
Siamo noi che per primi dobbiamo fare la differenza denunciando questo comportamento, perché abbandonare un animale è un reato soprattutto morale, segno di profonda inciviltà e cattiveria umana.