La Commedia dell’Arte
- Il 24 marzo 2017 a Villa Sora si è svolta un’attività laboratoriale relativa alla Commedia dell’Arte a cui hanno partecipato i quarti economico e scientifico. Un attore professionista ha introdotto agli studenti la Commedia dell’Arte e la rivoluzione messa in atto in questo campo dal drammaturgo Goldoni. La lezione è iniziata al termine dell’intervallo, alle 11,30 ed è terminata alle 13,50. Nonostante sia stato molto il tempo dedicato all’attività, i ragazzi hanno seguito con interesse e curiosità l’argomento trattato, grazie anche alla passione e bravura con cui l’attore ha esposto la materia.
La spiegazione è iniziata con un’introduzione al teatro, che fin dal medioevo ha rappresentato una delle forme popolari di intrattenimento. A quell’epoca gli attori non avevano uno stipendio e vivevano di elemosina. Si trattava per lo più di cantori che raccontavano miti e storie basate sull’improvvisazione.
La Commedia dell’Arte si è diffusa nel 400, ha avuto il suo sviluppo massimo nel 500 ed è iniziata a decadere nel 600. Il termine commedia non indica necessariamente il genere comico, ma uno specifico intreccio di stili e generi. Il termine arte invece è inteso come mestiere e artigianato.
La Commedia dell’Arte quindi non indica tanto uno stile di recitazione quanto una serie di caratteristiche comuni e precise:
– Il predominio del gesto sulla parola, poiché le azioni, in un contesto in cui si parlavano vari dialetti, erano un linguaggio universale e quindi più comprensibile alle persone.
– La stilizzazione dei corpi dei personaggi, che non avevano caratteristiche legate alla quotidianitá perchè dovevano attirare l’attenzione del pubblico.
– L’uso delle maschere tradizionali, della musica, della danza acrobatica e della giocoleria.
– La recitazione basata sull’improvvisazione attraverso il canovaccio, una grezza impalcatura drammatica per l’interprete. Esso dava solo delle informazioni sulle azioni che avvenivano in scena, che poi l’attore interpretava a modo suo.
– L’uso del grammelot, un linguaggio inventato formato da suoni inarticolati che richiamano dialetti e lingue straniere. Il grammelot aveva una solida struttura ritmica e riusciva a veicolare il messaggio attraverso i gesti e i toni degli attori.
– Gli attori erano professionisti e spesso interpretavano lo stesso ruolo per tutta la vita. Infatti con la commedia dell’arte nasce il professionismo attoriale. Per la prima volta anche le donne potevano recitare sul palcoscenico.
Alla spiegazione si sono alternati momenti di recitazione in cui sono state impersonate alcune delle tipologie di personaggio più ricorrenti. Grazie alla sua bravura l’attore non solo è riuscito ad intrattenere e incuriosire i ragazzi, ma li ha fatti anche divertire.