Occhio alla strada! La tecnologia che distrae
Sempre in continua crescita è lo sviluppo di strumenti «hi-tech» che, anche se indubbiamente utili possono provocare danni se utilizzati in modo scorretto. Recentemente si sono resi protagonisti del settore dell’infortunistica stradale: gli incidenti dovuti alla tecno-distrazione sono di fatto una terribile piaga che affligge le strade Italiane.
Basti pensare che circa il 20% di incidenti stradali è provocato da distrazioni dovute all’uso degli smartphone (dati ISTAT e ACI del 2016).
Gli SMS, in particolare, sono la causa principale di decessi al volante, infatti volgendo anche solo 10 secondi l’occhio al cellulare durante la guida, a velocità sostenuta, il conducente percorrerebbe circa 300 metri senza guardare la strada; pochi attimi che potrebbero essere fatali per chi guida e per qualunque pedone si trovasse “a tiro” dell’autovettura.
Spesso chi è al volante fa altro: con l’auto in movimento installa il navigatore, guarda la tv sull’ipad, legge ibook, scatta selfie, riceve e manda sms, parla al cellulare… Ciò abbassa il livello di attenzione e moltiplica i pericoli. Dunque i sistemi che interagiscono col conducente diventano una costante minaccia alla sicurezza.
Ad oggi la stima dei decessi dovuti alla tecno-distrazione in Italia è di circa 3100 vittime. Le cifre relative ai morti sono vertiginose, causa principale è la “mala-education” e la disinformazione, che insieme ad una dose esagerata di incoscienza, fanno delle strade italiane luogo di stragi.