Parla Martina Marinelli, neo eletta al consiglio d’istituto
Alla luce della recente elezione di Martina Marinelli in qualità di rappresentante d’Istituto, abbiamo avuto modo di contattare la neoeletta, tra una lezione e l’altra, ospitati nell’ufficio della Vice Preside. Martina ha accolto con entusiasmo e disponibilità la richiesta di intervista.
Presentati e racconta la tua storia a chi non ha ancora avuto modo di conoscerla.
“Mi chiamo Martina, ho 18 anni, frequento l’Istituto Salesiano di Villa Sora e, più precisamente, il mio ultimo anno scolastico. Negli ultimi anni non ho potuto, e a volte tutt’ora, frequentare scuola, in seguito alla diagnosi di una malattia rara che mi ha impedito di partecipare alla vita scolastica. Grazie ad un progetto, portato avanti dal Direttore e dalla Preside del mio istituto, posso seguire le lezioni da casa via Skype, attraverso un programma di chat che grazie alla webcam del mio portatile, mi connette direttamente al computer della mia classe.”
In seguito alla tua vittoria delle elezioni alla rappresentanza d’Istituto, cosa hai provato? Pensavi fosse possibile?
“Ad essere sincera, non mi aspettavo di essere eletta, per via della mia assenza da scuola e quindi della mia poca “fama” tra gli studenti. Sicuramente è stata una bellissima sorpresa e soprattutto è stato piacevole notare nei miei coetanei quella volontà di inserimento di una persona meno conosciuta come loro rappresentante, dunque una fiducia che non mi sarei mai aspettata.
Essere stata eletta mi fa sentire molto più vicina ai miei coetanei e amici e questo è un grande motore utile a spingermi a venire a scuola, l’ambiente più bello e fondamentale per una ragazza della nostra età, perché ti cresce e ti forma per affrontare il mondo del lavoro e la vita stessa. Questa vittoria mi spinge, inoltre, ad essere presente per coloro che hanno riposto in me la loro fiducia.”
Quali sono i tuoi obiettivi da rappresentante degli studenti di Villa Sora?
“Portare delle migliorie fossero anche minime, all’interno dell’edificio scolastico, attraverso un dialogo con i rappresentanti di tutte le classi e con gli studenti in generale, in modo tale da instaurare un rapporto di fiducia che possa permettere agli studenti, di rivolgersi per qualsiasi cosa a coloro che hanno eletto come propri portavoce. Inoltre, vorrei cominciare a proporre degli incontri o convegni organizzati per sensibilizzare i miei coetanei su diverse tematiche.”
Cosa rappresenta per te Villa Sora?
“Villa Sora, per me è ed è stata importantissima. Tutti, sia i professori, sia gli studenti, non mi hanno mai abbandonata o esclusa, nonostante fossi lontana quotidianamente. Si sono prestati ad attività o eventi in modo da raccogliere fondi per l’associazione che si occupa della mia malattia, senza mai farmi pesare la mia diversità e la mia situazione, anche attraverso, come detto prima, di lezioni via Skype per permettermi di essere sempre allo stesso passo con il programma della mia classe e per non farmi sentire sola. Nella mia vita e in quella della mia famiglia, è stata sempre presente e non finirò mai di ringraziarla.”
Chi vuoi ringraziare in particolare di Villa Sora?
“Un ringraziamento speciale va sicuramente ai professori e ai compagni della mia classe, il quinto classico, che mi sono da sempre stati molto vicini e che mi hanno ricordato di non essere sola in questi due anni molto difficili per me.”