Recensione di “Sunderland ‘Til I Die”.
Il documentario che ci trascina nella passione del tifo del calcio inglese!
DI COSA SI TRATTA?
Sunderland ‘Til I Die è un documentario sportivo realizzato da Netflix tra il 2018 e il 2020. Tratta le vicende del Sunderland (squadra professionista del calcio inglese) durante due stagioni sportive nella Championship e League One, ovvero la seconda e la terza divisione inglese di calcio, tramite l’ausilio di interviste ai protagonisti (calciatori, dirigenti, staff tecnico e tifosi) e riprese direttamente sul campo di gioco utilizzando una prospettiva interna, quasi come se lo spettatore fosse lì presente. La serie televisiva è ambientata nella città industriale inglese di Sunderland, dove la squadra di calcio della città è sostenuta dalla gente ogni weekend ed è argomento di discussione e confronto ogni giorno.
LA TRAMA.
Il Sunderland, club di calcio inglese, è appena retrocesso dalla Premier League, massima divisione del calcio inglese, e vuole a tutti i costi ottenere una promozione diretta nel campionato di seconda divisione per rinnovare la gioia dei propri tifosi instancabili e per migliorare la situazione economica del club. Tuttavia, a causa di scelte azzardate, di una rosa non completa e di una situazione societaria instabile, la squadra naviga sulle acque della bassa classifica e rischia la retrocessione in terza divisione inglese. Riuscirà il Sunderland a rialzarsi?
COMMENTO.
Innanzitutto, questa serie è raccomandabile soprattutto per chi non segue il calcio, perché introietta completamente anche i meno esperti nella passione dei tifosi della squadra e li porta a vivere ogni episodio come se fossero parte integrante della squadra. Dunque, trasmette molta immedesimazione allo spettatore. In virtù di ciò, è anche incredibilmente interessante osservare lo stile di vita e il sentimentalismo dei tifosi dei Black Cats, che ci catapultano dal divano, verso una diversa e irresistibile realtà. Inoltre, può essere motivo d’interesse anche per chi segue abitualmente il calcio, poiché si riescono a comprendere anche aspetti calcistici che sono al di fuori della partita vera e propria, per esempio gli allenamenti, il clima nello spogliatoio e la prospettiva dell’allenatore. A eccezione di alcune parole scurrili, che, però, aumentano il realismo della serie televisiva, il documentario è consigliabile a tutti coloro che vogliono conoscere di più del calcio inglese o, in generale, interessarsi e appassionarsi al calcio.