Ritiro a Borgo Amigò
Venerdì 15 Febbraio tutti i quarti anni dei licei di Villa Sora si sono diretti per il ritiro di classe presso la comunità di Borgo Amigò, nel quartiere Casalotti di Roma. Obiettivo: vivere una giornata dedicata al tema dell’incontro con realtà diverse da quelle studiate sui banchi di scuola. Una lezione alternativa tenuta dal responsabile della struttura, Padre Gaetano, che ha illustrato le realtà carcerarie in cui si progetta il recupero di minori soggetti a pena detentiva. Ma cos’è in sé e per sé Borgo Amigò? Questo borgo è una comunità di recupero per ragazzi minorenni a cui viene data la possibilità di scontare diversamente una pena che dovrebbero scontare in carcere. All’interno di questa comunità, il recupero dei ragazzi (solo 15 ragazzi alla volta, perché possano essere seguiti personalmente) è realizzato attraverso attività che prevedono una reintroduzione graduale nel mondo “normale”: questi ragazzi sono infatti orientati a rispettare orari, andare a scuola e seguire uno sport, tutte attività volte al loro recupero completo e che possano permettere loro di capire il proprio sbaglio e redimersi. La nostra giornata al Borgo si è svolta in un clima di ascolto dalla prima parte dedicata a una riflessione con padre Gaetano, ad una ricreazione in cui ci sono state mostrate le stanze dei ragazzi e i luoghi del borgo per concludere con le dirette testimonianze di ragazzi del Borgo e la possibilità di fare domande. Don Gaetano, ora il responsabile della Comunità, ci ha rivelato di lavorare sin da giovane con i ragazzi nel carcere e proprio grazie a questa sua esperienza (il progetto del borgo nasce 26 anni fa) si dimostra convinto che lasciare ragazzi minorenni in carcere sia deleterio per un ragazzo che, in questo modo, non può far altro che peggiorare senza recuperarsi. Per questo motivo, Padre Gaetano ha realizzato questa struttura, con il fine di recuperare veramente dei giovani che hanno perso la giusta strada, spesso anche a causa di situazioni familiari complicate e/o povertà ed altre volte anche per problemi di droga.
Quando ci siamo mossi dalla stanza in cui ci eravamo riuniti per ascoltare il Sacerdote, abbiamo fatto merenda e abbiamo avuto occasione di “esplorare” la struttura in tutti i suoi spazi, comprese le camere dei ragazzi ospiti del borgo. Sono presenti anche campi da calcio sport e una piscina, perché lo sport può avere un ruolo determinante per il recupero dei ragazzi.
Le testimonianze di ragazzi che hanno completato il loro cammino di recupero sono state commoventi, adesso sono uomini felicemente sposati, lavorano e hanno quindi ripreso in pieno il controllo delle loro vite. Questa giornata di ritiro si è conclusa così, verso mezzogiorno e mezzo quando abbiamo ripreso l’autobus e siamo tornati a scuola con una lezione alternativa nel cuore.