Il saluto di Angelo Mereghetti
Correva il 3 gennaio 1876 quando don Bosco scrisse questa frase ai suoi ragazzi: “Lasciate che ve lo dica e nessuno si offenda: voi siete tutti ladri; lo dico e lo ripeto, voi mi avete rubato tutto. Mi avete rubato il cuore.” Oggi, proprio come lui, mi trovo a scrivervi la stessa cosa; Villa Sora con tutta la sua comunità mi ha rubato il cuore e sono sincero nel dirvi che non sono triste mentre vi
scrivo queste poche righe, ma sono grato a Dio per avermi donato questi due anni con tutti voi. I ricordi di questi due anni mi passano davanti come un fiume in piena, sono tanti e bellissimi; e mentre li guardo penso subito che sia necessario scusarmi per tutte quelle volte che non sono stato un testimone del Vangelo e un buon figlio di Bosco, ma vi ringrazio ancora perché avete mostrato una grande pazienza e fiducia nei miei confronti. Sono cresciuto tanto qui con voi e spero di riuscire a fare tesoro di ogni episodio, di ogni parola, di ogni gesto da voi ricevuto.
Nek scrive in una sua canzone “Se non ami, non ha senso tutto quello che fai”, sappiate che in questi due anni trascorsi insieme ho cercato di mettere tutto l’amore che ho in ogni singola cosa che facevo o dicevo, spero di essere riuscito nel mio piccolo ad essere un riflesso dell’Amore di Dio per voi, ce l’ho messa tutta. Non voglio dilungarmi oltre perché non basterebbe un libro per descrivere ogni emozione che porto ora nel cuore, quindi vi ringrazio dal profondo per tutto quello che mi avete dato e testimoniato con le vostre vite, vi assicuro che pregherò per voi e vi chiedo di continuare a pregare per me e per i ragazzi a cui sarò mandato. Grazie Villa Sora per avermi accompagnato e custodito.
Vi voglio bene a tutti e vi affido a don Bosco e a Maria Ausiliatrice.
Grazie.